La versione light del gioco battle royale
Anche se ora è Fortnite a primeggiare, il furore per i giochi battle royale nacque con il lancio di PlayerUnknown's Battlegrounds per PC e proseguì ben presto con lo sviluppo di PUBG Mobile, la versione adattata e ottimizzata per dispositivi mobili, sia Android che iOS.
Purtroppo, la dimensione e la grafica di questo gioco nel quale dobbiamo sopravvivere su un'isola lottando contro decine di nemici con le poche risorse a nostra disposizione fanno sì che molti utenti con telefoni meno potenti non possano godersi l'intensità del battle royale.
Tutta l'emozione di PUBG racchiusa in un'app più piccola e leggera.
Per fortuna, i ragazzi di Tencent hanno parzialmente rimediato a questo errore, sviluppando una versione più leggera, PUBG Mobile Lite, così che chiunque possa fare una partita al suo gioco e lanciando così una frecciatina ai loro rivali di Epic Games che, al momento, permettono l'accesso a Fortnite solo su dispositivi mobili Samsung Galaxy di alta gamma.
Differenze tra la versione completa e quella light di PUBG Mobile
- Si riduce la dimensione dell'installazione ad appena 30 MB.
- Funziona su dispositivi mobili con solo 1GB di RAM.
- Ridotte le dimensioni della mappa per non sovraccaricare il telefono.
- Compatibile con più dispositivi, dato che funziona a partire da Android 4.0.3.
- Ridotto anche il numero di avversari, da 99 a 39.
- Partite più rapide di soli 10 minuti.
- Peggiore qualità grafica, eliminando le opzioni di HD, HDR e UltraHD.
- Minori possibilità relativamente alle armi, perché viene eliminato il terzo slot.
Per il resto, potremo vivere tutta l'esperienza di giocare a uno dei nostri giochi d'azione preferiti senza dover spendere una fortuna per un cellulare nuovo.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- Sistema operativo richiesto: Android 4.3.
Ingegnere delle telecomunicazioni senior per formazione, il caso mi ha portato nel settore delle traduzioni dove, dopo qualche anno, ho scoperto un altro lato del mondo della tecnologia mentre traducevo ciò che altri scrivevano su applicazioni...
Erika Cecchetto